Fabrizio Pinna Cavassa, il campione di ParAgility scrive al presidente Mattarella

Fabrizio Pinna Cavassa,

atleta sardo pluripremiato nella disciplina del

ParAgility

(disciplina cinofila paralimpica) dall’età di 6 anni convive con una rarissima malattia, la

Sindrome di Perrault 

con doppia mutazione genetica, una patologia che gli impedisce di coordinare i movimenti. In seguito a numerose indagini, il genoma di Fabrizio è agli studi e fino ad oggi non è stata riscontrata nessuna anomalia, seppur la sintomatologia sia diventata negli anni sempre più complessa.

Alla luce proprio di questo, mamma Francesca e Fabrizio non si sono mai arresi, anche di fronte all'ennesima sfida che quest'ultimo ha affrontato lo scorso 4 febbraio a Milano: una delicata operazione eseguita dal dottor Usuelli e la sua equipe medica per migliorare la sua mobilità. Tuttavia, per garantirsi autonomia e libertà, Fabrizio necessita di strumenti e dispositivi molto costosi e questo ha obbligato Fabrizio e sua mamma a lanciare una raccolta fondi alla quale è possibile contribuire  visitando il sito

 www.profabrizio.it

.

La complessità e l'unicità della Sindrome di Perrault, nonché la singolarità genetica di Fabrizio hanno spinto mamma Francesca a dare il via ad una movimentazione mediatica affinché le istituzioni ed il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, possano venire a conoscenza della storia di Fabrizio e si attivino per porre maggiore attenzione sulle malattie rare e rarissime come la sua.

Lo ha fatto con una lettera aperta che abbiamo ricevuto e che riportiamo integralmente:

"

Illustrissimo Presidente,

mi permetto di scriverLe per portare alla Sua attenzione una realtà straordinaria che incarna al meglio i valori di inclusione, sport e determinazione: il ParAgility. Si tratta di una disciplina sportiva straordinaria che unisce atleti con disabilità e i loro cani in un percorso di abilità e sintonia, unici nel panorama sportivo.

Tra i suoi protagonisti c'è Fabrizio Pinna, giovane atleta di Olbia che con grande impegno e passione, è riuscito a conquistare il titolo di campione italiano di ParAgility. Il suo straordinario percorso sportivo è una testimonianza vivente di come lo sport possa abbattere le barriere, creare opportunità e andare a rafforzare il legame tra uomo e animale, regalando così nuova autonomia e fiducia a chi affronta pesanti sfide quotidiane.

Sarebbe un onore e un grande segnale di attenzione per l’intera comunità se Fabrizio potesse essere ricevuto da Lei al Quirinale. Un incontro con il nostro Capo di Stato rappresenterebbe un momento di grande valore simbolico non solo per lui, ma per tutte le persone affette da disabilità che trovano nello sport un’opportunità di crescita e di riscatto.

Confidando nella Sua grande sensibilità e nel Suo costante impegno per i temi dell’inclusione sociale, resto in attesa di un riscontro, con la speranza che questa realtà possa trovare il giusto spazio anche a livello istituzionale.

La ringrazio ancora per l’attenzione e colgo l'occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti

".